La malattia umana
La demenza umana e perchè facciamo permacultura
Pietro Zucchetti
Da Children of the forest
By Tony Wright
Children of the Forest è la continuazione del progetto di ricerca iniziato nel 1990 da Tony Wright per investigare la possibilità che tutti stiamo soffrendo a vari gradi, di una seria e progressiva forma di demenza come condizione che ci ha lasciato quasi incapaci e sempre meno propensi a riconoscere la nostra natura o gravità.
Dobbiamo ricordarci che l’unico strumento di ricerca che possediamo è la nostra mente.Se non comprendiamo completamente come funziona,questostrumento contorcerà e disfigurerà qualsiasi realtà che scopriremo.Se un telescopio ha della polvere sulle sue lenti, vedremo dei punti scuri nel firmamento.
Una volta che voi considerate seriamente una possibilità del genere, questa possibilità sottolineerà la propensità all’industralizzazione autolesionistica,l’insanità galoppante sarà cosa ci aspettiamo insieme con un’attrezzatura percettiva disfunzionale.
Continuiamo a dire a noi stessi come siamo diventati avanzati
Con un’accurata diagnosi arriva la possibilità della cura, della prevenzione, e forse anche della rigenerazione di abilità latenti avanzate ed un senso di se stessi che i nostri avi alludevano in termini di rapimento divino.
IL CERVELLO UMANO
Il cervello umano si divide in due emisferi quello sinistro che controlla la parte destra del corpo e quello destro che controlla la parte sinistra del corpo umano. L'emisfero sinistro è quello razionale e quello sinistro è quello creativo.
Una possibilità
Con un’accurata diagnosi arriva la possibilità della cura, della prevenzione, e forse anche della rigenerazione di abilità latenti avanzate ed un senso di se stessi che i nostri avi alludevano in termini di rapimento divino. Chiaramente, un’idea del genere sembrerebbe assurda visto che continuiamo a dire a noi stessi come siamo diventati avanzati, in qualunque caso 'essere sani' vuol dire considerare pienamente e non escludere questa possibilità.
iMMAGINA
Immaginate che non ci sia alcun paradiso
Se ci provate è facile
Nessun inferno sotto di noi
Sopra di noi solo il cielo
Immaginate tutta le gente
Che vive solo per l’oggi
Immaginate che non ci siano patrie
Non è difficile farlo
Nulla per cui uccidere o morire
Ed anche alcuna religione
Immaginate tutta la gente
Che vive la vita in pace
Si potrebbe dire che io sia un sognatore
Ma io non sono l’unico
Spero che un giorno vi unirete a noi
Ed il mondo sarà come un’unica entità
Immaginate che non ci siano proprietà
Mi domando se si possa.
Nessuna necessità di cupidigia o brama
Una fratellanza di uomini
Immaginate tutta le gente
Condividere tutto il mondo
Si potrebbe dire che io sia un sognatore
Ma io non sono l’unico
Spero che un giorno vi unirete a noi
Ed il mondo sarà come un’unica entità.
Jhon Lennon
IMMAGINA
Immaginate cosa potete sentire se il cervello di ognuno di noi ha sofferto un danno congenito con un risultato di un ritardo percettivo e delusione severa o anosognosia (Disturbo neuropsicologico consistente nel fatto che i pazienti ignorano, o sembrano ignorare, l'esistenza della paralisi da cui sono colpiti) e questo creare una paura diffusa e un desiderio patologico di potere e controllo.
Come interagiremo tra di noi?
Sapendo di avere una demenza precoce congenita da migliaia di anni.
Che tipo di società e cultura risulterebbe?
Sapendo che ognuno di noi senza esclusione alcuna è affetto da questa demenza precoce congenita.
Come potete controllare di non averla?
Visto il prematuro e rapido invecchiamento del nostro cervello rispetto a quello
dei nostri antenati noi tutti collettivamente soffriamo da una strana demenza senile. I sintomi includono: anosognosia, delusione, Manifestazione di alcune forme psichiatriche caratterizzata da lacune della memoria per fatti recenti che il paziente colma con racconti fantastici e incoerenti,rifiuto,paura, aggressività, disorientamento, percezione distorta e costretta, difficoltà di percepire la realtà e difficoltà di percepire contesti non familiari ecc.
100.000.000 di morti uccisi in 100 anni
E’ un sintomo di sanità mentale o di insanità considerare uno scenario del genere?
Se non ci fosse nessun problema, perché evoca una risposta ostile da un lato dello spettro delle persone ed è accolto come una palese evidenza dall’altra?
Questa condizione è progressiva, peggiora con il tempo,quindi i nostri remoti antenati sapevano di esserne colpiti e svilupparono trattamenti complessi provando ad informarci preservando una conoscenza rilevante in un formato resistente al tempo. Alla fine hanno fallito la prevenzione del suo avanzamento. La conoscenza di questa condizione e i 'trattamenti' hanno formato le basi di quello che noi chiamiamo le tradizioni spirituali che si sono ossidate in credenze religiose distorte man mano che la degenerazione aumentava.
IL PATRIARCATO
L'emergenza del patriarcato gerarchico e sempre più tirannico è un sintomo di un catastrofico,lento e quasi impercettibile fallimento strutturale del nostro cervello.
In altre parole, la pandemia globale su scala industriale autolesionista che abbiamo creato e le miriadi di problemi mentali associati che noi pensiamo siano normali sono l'inevitabile consequenza di un danno celebrale serio.
Questa condizione neurologica ha creato una patocrazia ricorrente che ha sempre dominato lo stesso spettro della società più compromessa a livello cognitivo e percettivo.
Questa è la reazione di una parte dello spettro delle menti più fini della nostra società in vari campi come: ecologia, antropologia, neurobiologia, psicologia, farmacologia, filosofia e ricerca psichedelica che hanno fra tutti loro una capacità cognitiva più che sufficiente per fare le seguenti dichiarazioni.
“Questa è un nuovo modo di guardare all'evoluzione del cervello umano. E' un modo totalmente nuovo, inaspettato e finora inimmaginabile che prenderà tanto tempo prima che gli antropologisti evoluzionari e gli psicologi inizino a considerarlo. Ma avrà un'impatto, su questo non ci sono dubbi. Sarà e dovrà essere preso seriamente in considerazione in qualsiasi discussione sulle origini dell'essere umano. ” Prof. Colin Groves - (Professor of Biological Anthropology at the School of Archaeology & Anthropology, Australian National University and author of several books including A Theory Of Human And Primate Evolution and Bones, Stones and Molecules).
“Una visione rivoluzionaria sull'evoluzione umana ” Dr Michael Winkleman Professor, School of Human Evolution & Social Change (ASU)
“Molte grazie per questi articoli affascinanti.” Stanislav Grof M.D., Ph.D. (Founding president of the International Transpersonal Association).
“Aggiunge un'intera dimensione al compito di definire un comportamento normale.” Tim Smit (The Eden Project)
“Sono arrivato alla conclusione che invece della compensazione dell'emisfero destro, esiste il rilascio dalla "tirannia" dell'emisfero sinistro.” Darold Treffert M.D. Clinical Professor (Department of Psychiatry University of Wisconsin Medical School, Madison).
“WOW questo è un'articolo fantastico. A meno che non facciamo qualcosa di radicale, ciao ciao!” Prof. Michael A. Crawford. PhD, CBiol, FIBiol, FRCPath. (Director of the Institute of Brain Chemistry and Human Nutrition).
SIMBIOSI
Simbiosi: termine generico per indicare vari modi di convivenza tra organismi di specie diversa
Rappresenta un fenomeno che possiamo riscontare in Natura tra organismi appartenenti a specie diverse, definiti simbionti.
Simbiosi: definizione
In biologia viene definita come associazione tra due o più specie diverse, animali o vegetali. Si tratta di un’interazione a lungo termine che viene instaurata tra diversi organismi biologici.
Simbiosi mutualistica
In questo tipo di rapporto tutti i coinvolti ricavano reciproco vantaggio dall’interazione.
Simbiosi: cosa significa
Può riguardare anche l’uomo e connotare sia un aspetto della fisiologia che del carattere.
Ad esempio un rapporto psicologico caratterizzato da un comportamento di stretta dipendenza. A livello del corpo, i batteri del tratto digestivo permettono all’ospite di digerire il suo cibo. I batteri a loro volta ricevono tutto il cibo di cui hanno bisogno dall’ospite.
Simbiosi etimologia
A livello etimologico il termine proviene dall’unione di due parole greche e indica letteralmente proprio convivenza. Infatti, la parola συμβίωσις (simbiosis) è la composizione di σύν che vuol dire ‘insieme’ e βιόω che vuol dire ‘vivere’.
Simbiosi delle piante
Nelle piante il rapporto simbiotico viene instaurato frequentemente con microorganismi che vivono in stretta associazione.
Si tratta generalmente di batteri e funghi che abitano all’interno delle piante ma non arrecano particolari danni agli organismi vegetali.
Simbiosi dei licheni
Il lichene è l’espressione di un fenomeno simbiotico che avviene tra un fungo ed un' alga blu-verde o un cianobatterio. Lo scambio di sostanze nutritive tra questi organismi assicura loro la reciproca sopravvivenza. Possiamo pertanto trovare i licheni anche in ambienti poco ospitali per la vita di molti organismi viventi. Sono invece più difficili da trovare nelle città industrializzate, laddove l’inquinamento ne impedisce la sopravvivenza.
Simbiosi fungo albero
Ben noto è anche lo scambio simbiotico tra funghi e alberi per garantire la loro reciproca sopravvivenza. Si parla in tal caso di simbiosi micorriza, ovvero di un meccanismo di reciproco scambio di sostanze nutrienti necessarie per la crescita.
Simbiosi alga corallo
Alghe e coralli offrono un altro spunto utile per descrivere il rapporto di reciproca vantaggiosa convivenza tra specie.
Alcuni tipi di alghe unicellulari stabiliscono questo tipo di relazione con alcune tipologie di coralli garantendo in questo modo la loro sopravvivenza millenaria.
Simbiosi afidi formiche
Afidi e formiche forniscono un altro interessante esempio di interazione mutualistica tra organismi viventi.
Gli afidi sono insetti minuscoli in grado di succhiare la linfa delle piante. In seguito essi producono una sostanza zuccherina che fornisce nutrimento alle formiche.
Queste ultime pertanto contribuiscono a favorire la presenza degli afidi sulle piante proteggendo le loro uova dagli attacchi esterni e da possibili predatori.
Il nostro anomalo ma straordinario nuovo cervello emerse durante la nostra relazione simbiotica con il sistema riproduttivo delle piante da fiore 50 milioni di anni fà. Noi siamo co-evoluti con e iniziammo ad essere sempre più integrati nel sistema riproduttivo delle piante da fiore, la nostra relazione fu effettivamente una delle gestazioni perpetue in un’ambiente permanentemente giovanile.
Quando la natura fondamentale e l’impatto dello sviluppo della nostra relazione simbiotica ancestrale sono analizzate i dati da un grande numero di fonti accademiche di diverse discipline assemblate elegantemente ci portano ad una conclusione ovvia e semplice: "Reversione post simbiotica"
La causa, reversione post simbiotica, l'effetto, demenza post simbiotica che porta a un'apocalisse auto inflitta senza sapere il perchè.
La simbiosi ci aveva fatto evolvere ed in mancanza di essa torniamo ad una involuzione primordiale
Infatti basato sullo sviluppo biologico elementare, un grande cervello e un feto sproporzionalmente allungato sarebbe stato il risultato prevedibile se la relazione simbiotica con l'apparato riproduttivo delle piante angiosperme fosse stato stabile su una scala evolutiva.
Rimuovere il fattore giovanile dopo milioni di anni ha avuto un'effetto di maturazione ugualmente potente per la fisiologia mammifera. La perdita del fattore giovanile ha iniziato lentamente ma progressivamente un processo di maturazione. Il grande cervello giovanile e il feto sproporzionatamente lungo hanno iniziato a invecchiare. Strutture emergenti come l'alta proliferazione del tessuto della neo-corteccia mostrerà inevitabilmente un serio fallimento incrementale dello sviluppo celebrale. La perdita della simbiosi con l'apparato riproduttivo femminile delle piante angiosperme ed i complessi fattori di trascrizione del ringiovanimento prevengono ciò che era diventato "normale" lo sviluppo simbiotico. Questo risulta in un fallimento strutturale e di malformazione della neocorteccia celebrale a causa della differenziazione e atrofizzazione man mano che l'ambiente post simbiotico invecchia rapidamente.
L'alimentazione fruttariana è responsabile per i cervelli grandi? (Inglese)
La grandezza del cervello dei primati è determinata dalla dieta e non dalla socialità (Inglese)
Il meccanismo dell'azione dei flavonoidi come agenti anti-infiammatori (Inglese)
Vari link a ricerche scientifiche (Inglese)
Ironicamente il "normale" sviluppo nell'ibrido simbiotico che era l'opposto dello sviluppo tipico del mammifero con ogni aspetto della maturazione e dell'invecchiamento che alla fine rallenta ad un ritmo glaciale.
Il paradiso terrestre
I fattori unici ed incredibili del design della nostra corteccia celebrale (Neo cortex) e il complesso sistema operativo biochimico che è stato necessario per l’evoluzione, lo sviluppo e il normale funzionamento del nostro nuovo cervello altamente avanzato è stato provvisto dal nostro ospite simbiotico, il sistema riproduttivo delle piante da fiore (angiosperme).
E dove c'erano tutte queste piante da fiore (angiosperme)? Nel paradiso terrestre.
Infatti è da ricordare che il vero habitat umano è sempre stato il paradiso terrestre,un ricordo probabilmente dell'età d'oro dov'era tutto alla nostra portata senza molta fatica vivendo nella natura più assoluta. La nostra natura è infatti nel paradiso terrestre dove appunto crescevano una moltitudine di piante da legna, frutto e medicinali, le angiosperme.
Angiosperme: Sottodivisione di piante Spermatofite, erbacee o legnose, terrestri o acquatiche, caratterizzate dall'avere gli ovuli racchiusi nell'ovario, costituito da foglie fertili arrotolate ( carpelli ). Sono considerate le piante più evolute, con fiori spesso vistosi. Si dividono in due classi: Dicotiledoni e Monocotiledoni.
ANGIOSPERME E GIMNOSPERME sono piante vascolari a seme. GIMNOSPERME Gimnosperme vuol dire a seme nudo. I semi nelle conifere (principale gruppo di di gimnosperme) ad es. sono presen; in coni. Non fanno i frutti.
ANGIOSPERME Le angiosperme sono le piante con fiore (angiosperma vuol dire seme racchiuso da un vaso o da un baccello ). In queste piante, il seme (che deriva dall ovulo) è protetto dal frutto che deriva dall ovaio. Esse si sono evolute dalle piante senza fiore (gimnosperme) da 125 a 140 milioni di anni fa. Alle angiosperme appartengono tutti gli alberi da frutto; i fiori; le verdure; le erbe; i cereali. Rappresentano il gruppo di piante più numeroso (ca. 235 mila specie). Quindi le angiosperme hanno l'ovaio come la femmina umana ed il seme deriva dall'ovulo.
Nelle illustrazioni sotto sono state messi a confronto il sistema riproduttivo femminile umano e quello delle angiosperme. Notate le somiglianze che non sono presenti in nessun'altra tipologia di piante.
Due sistemi riproduttivi
In accordo con i dati convalidati, il nostro sistema neurale si è co-evoluto e sviluppato in un sistema riproduttivo ibrido, una parte mammifero ed una parte pianta.
Per decine di milioni di anni i nostri avi erano in una relazione di semina simbiotica con il sistema riproduttivo delle Il sistema riproduttivo fisico era quello dei mammiferi. Ma era perennemente infuso dalla più complessa e ringiovanente biochimica riproduttiva del sistema riproduttivo delle piante angiosperme.
Il sistema riproduttivo dei mammiferi provvede
una trascrizione genetica relativamente matura e un ambiente di sviluppo.
Il sistema riproduttivo delle piante angiosperme provvede una trascrizione genetica relativamente ringiovanente e un ambiente di sviluppo.
Questo raro stato di gestazione perpetua ha facilitato la proliferazione del tessuto neurale sempre più giovanile e quasi embrionico. L'effetto ringiovanente del sistema riproduttivo delle piante angiosperme combinato con l'effetto giovanile dell'emergente neo corteccia rallentò tutti gli stadi dell'invecchiamento tipico dei mammiferi. Fino a quando la relazione è stata stabile, in modo incrementale un minuscolo esponenziale ciclo di feedback ringiovanente poteva eventualmente accellerare in un ciclo di feedback negativo. Il risultato era un unica rapida espansione neurale di un sepre più tessuto neurale giovanile e quasi embrionico che nel tempo diventava il fattore più potente di ringiovanimento.
Ogni interruzione della relazione simbiotica risulterà nell'esposizione del tessuto neurale estremamente giovanile ad un'ambiente che porterà ad una maturità crescente e quindi ad un processo di invecchiamento del sistema riproduttivo mammifero. Il tessuto neurale embrionico inizia a maturare e differenziare; Essenzialmente inizia l'invecchiamento anche già nell'utero senza l'effetto ringiovanente del sistema riproduttivo delle angiosperme. Appena il nuovo cervello invecchia, accellera il proprio invecchiamento. Un ciclo di feedback in maturazione accellerata è iniziato. L'opposto del ciclo di feedback ringiovanente della relazione simbiotica.
Relativo alle sue origini simbiotiche il nuovo cervello si differenzia e si trasforma strutturalmente, lentamente inizia a diventare come il tipico tessuto celebrale da cui è emerso. Percettualmente inizia anche a soffrire di una forma di demenza senile che inizia nell'utero alla nascita e accellera durante quella che viene considerata il periodo normale di invecchiamento. Questo processo del post reversione simbiotica include un ritorno lento ad una longevità tipica mammifera. Mentre riteniamo ad alcuni livelli una giovinezza atipica dei mammiferi,siamo dalla parte sbagliata del ciclo di feedback della maturazione accellerata.
Alla fine, il sistema neurale embrionico emergente non può sopravvivere strutturalmente al ciclo di feedback dell'invecchiamento e quindi inizia ad atrofizzarsi ed erodersi.
Immagine legata alla ricerca scientifica che documenta l'atrofizzazione terminale del nostro nuovo cervello.
Provare ad intaccare la longevità mentre ignoriamo la catastrofica atrofizzazione del nostro nuovo cervello embrionico è come un sintomo della demenza che ha fatto fallire la capacità percettiva e cognitiva che una volta ha dotato i nostri antenati Methuselahiani.
Ricerca: Atrofizzazione selettiva dell'emisfero sinistro e lobo frontale del cervello in uomini anziani (Inglese)
Comparazione delle immagini del cervello di un uomo giovane (a) e di un uomo anziano (b). Le immagini del cervello sono state scattate al piano coronale. Tutte e due le immagini sono state scattate nella stessa posizione. L'atrofizzazione è chiara nell'uomo anziano.
Quando si rivedono i dati accademici sulle origini umane:
1. Gli umani ritengono una parte dei tratti giovanili durante la maturità
2. Gli umani formano una relazione simbiotica estremamente rara con gli organi riproduttivi femminili delle angiosperme.
L’apparato riproduttivo femminile
L’apparato riproduttivo femminile delle angiosperme è ricco in steroidi inibitori e sostanze attive a livello ormonale. Quando immersi in questa ecologia molecolare ricca di queste sostanze gli steroidi sessuali dei mammiferi sono ridotti significativamente.
Traiettoria ancestrale che accellera l’espansione cerebrale
Effetti dell'attività ridotta degli steroidi:
Meno asimmetria cerebrale
Meno mascolinizzazione
Meno differenziazione cellulare,
specializzazione e struttura
Meno invecchiamento più giovinezza
Meno dimorfismo sessuale
Aumento della maturità dell’età sessuale
Co-evoluzione
Siamo co-evoluti come un’appendice mobile del sistema riproduttivo delle piante da fiore e la sua complessità richiedeva un sistema operativo potente, il nostro cervello.
Perchè fare le antiche pratiche yoga,arti marziali ecc. oggi?
Perchè mantiene la realtà delle cose,combatte la paura, aumenta il piacere. E’ una medicina che i nostri avi ci hanno lasciato per rallentare questa degenerazione è una medicina non uno stato naturale. La stessa cosa è la permacultura.
I flavonoidi
Funzioni: Anti-ossidanti
Anti-infiammatori
Protettivi e rinforzanti sistema circolatorio
Attività epatoprotettive
Anti-microbici
Anti-ulcera
Anti-allergici
ecc.
I flavonoidi, non a caso sono in molti medicinali
Neuroattivi rigenerano i neuroni cerebrali, stimolano la ghiandola pineale che produce le pinaline che regolano il testosterone e gli estrogeni che sono carburante dell’attività cerebrale. Stimolano la produzione di melatonina che recicla i neuroni cerebrali e mantiene lo stato giovanile. La frutta stimola gli ormoni per il ringiovanimento.