La Permacultura Sintropica

di Pietro Zucchetti e Daniele Cesano 15/08/2019 

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        Nel video sopra Pietro Zucchetti intervista Felipe Pasini autore del documentario “Life in Syntropy” 

Obiettivo olistico per le linee della permacultura sintropica in climi temperati e mediterranei

  • Dr. Pietro Zucchetti, B.Sc. (Honors) Studi ambientali/ Diploma in Permaculture Design  – Fondatore e presidente dell’Istituto Italiano di Permacultura – www.permaculturaitalia.net
  • Dr. Daniele Cesano, Ph.D. in ingegneria della terra e delle acque – Direttore generale di Adapta Group www.adaptagroup.com


L’obiettivo di questo documento e’ di definire una lista di priorita’ in un modo obiettivo e razionale che possa aiutare a guidare il design delle linee dell’agricoltura sintropica in climi temperati e mediterranei usando il design di permacultura. Le linee saranno concepite piu’ larghe o piu’ strette piantate e seminate con piante annuali,alberi,erbe perenni,cespugli ecc. che si ripetono in una sequenza nello spazio e nel tempo. 

E’ importante menzionare che le tecniche sintropiche in climi temperati freddi sono ancora in uno stato molto embrionale di sperimentazione. Per cui questo é un primo sforzo per cercare di unire una tecnica di progettazione (permacultura) con una agronomica (usando alcuni dei principi di agricultura sintropia). Nel momento in cui le sperimentazioni dimostreranno quale direzione prendere, sarà necessario fare il “twickling” della progettazione.


Noi uniamo il design di permacultura e l’agricoltura sintropica per la complementarita’ di queste due discipline. La permacultura e’ un processo di design olistico che porta all’integrazione di tutti gli elementi che portano alla sostenibilita’ completa di un’entita’ che produce cibo (azienda agricola,fattorie urbane,centri per la produzione di cibo comunitari,case private ecc.). La pianificazione della gestione dell’acqua, controllo dell’erosione del suolo, livelli agroforestali, massimizzazione dell’assorbimento dell’acqua, rigenerazione del suolo, definizione dell’obiettivo olistico di chi produrra’ il cibo e l’identificazioni dei mercati di sbocco dei prodotti finali sono solo alcuni degli elementi chiave di cui abbiamo bisogno di prendere in considerazione quando progettiamo una produzione di cibo che applica i principi di permacultura. 

L’agricoltura sintropica e’ un sistema agroforestale successionale/dinamico ad alta densita’ che e’ unica in termini di progettazione di sistemi agroforestali commerciali con un’alto valore di servizi agli ecosistemi. Il design di permacultura e il sistema di agricoltura sintropica insieme apparentemente possono creare soluzioni vincenti per progettare sistemi agroforestali autosufficienti ad uso commerciale con l’obiettivo di sostituire l’agricoltura convenzionale con sistemi totalmente sostenibili. 

Ma come menzionato anteriormente, l’agricultura sintropica sta arrivando nei climi temperati solo adesso, per cui é necessario muoversi un pò con cautela nella fase di sperimentazione per poi valutare i risultati. La proposta técnica in questo articolo é un primo passo per proporre una integrazione tra le due discipline in modo che la sperimentazione porti un risultato economico positivo anche a progetti commerciali. 

  1. Obiettivo olistico delle linee della permacultura sintropica

Il metodo usato per raggiungere la lista delle priorita’ e’ ispirata dall’ “Holistic management” di Alan Savory, dove una serie di domande sono usate per identificare i fattori che ci portano a capire chiaramente le priorita’,abbiamo bisogno di focalizzare sul raggiungimento dei nostri obiettivi. Perche’ stiamo progettando un sistema che soddisfi i bisogni ed i voleri umani. Le loro connessioni sono usate per identificare le priorita’ quando progettiamo una linea di permacultura sintropica per usi commerciali.

Le prime due domande sono usate per determinare l’obiettivo olistico delle nostre intenzioni:

  1. Che cosa dobbiamo gestire con le linee della permacultura sintropica?
  2. Quali sono le risorse che vengono prodotte dalle linee?

Queste due domande venivano risposte con una sessione di brainstorming e successivamente le risposte venivano organizzate in un modo logico. Questo e’il punto di partenza per andare in profondita’ nel soggetto della nostra analisi.

Cosa dobbiamo gestire?

  • Linee ad alta densita’ che massimizzano l’efficienza della fotosintesi
  • Una produzione di biomassa elevata per il ciclo dei nutrienti 
  • Produzione di suolo vivo che sostiene una produzione ad alta densita’
  • Aumento di produttivita’ con un basso apporto energetico 
  • Bassissimo lavoro umano ed intervento
  • Rallentamento dei processi entropici naturali 
  • Rigenerazione di tutti i servizi ecosistemici
  • Gestire l’acqua efficientemente
  • Un sistema policulturale
  • Una sorgente chiara ed evidente di sequestro di carbonio globale

Risorse prodotte dalle linee della permacultura sintropica

  • Cibo biologico
  • Sistemi policulturali diversificati e flusso di cassa sostenuto durante tutto l’anno 
  • Rigenerazione della terra ed aumento del valore dei terreni
  • Biomassa come fertilizzante naturale
  • Biostimolanti naturali
  • Educazione
  • Crediti di carbonio e altri crediti ecosistemici addizionaliand (eventualmente)
  • Produzione di foraggio (se gli animali sono utilizzati)

Il primo gruppo di domande serve solo per aprire il nostro pensiero “opening our mind”. Il secondo gruppo di domande, per esempio “La dichiarazione d’intenti”, ci aiuta ad andare piu’ in profondita’ nell’argomento e si divide in due parti:

  1. “Che cosa vogliamo realmente?” e “la qualita’ di vita” e’ il primo gruppo di domande che ci aiuta ad andare in profondita’ per progettare le linee di permacultura sintropica. Le risposte a queste due domande ci serviranno per delineare il nostro obiettivo olistico.
  2. La seconda parte “La determinazione della forma di produzione” ha tre domande:
    1. Cosa non abbiamo al momento? Questa domanda vuole evidenziare gli elementi che limitano la nostra comprensione per la progettazione di successo delle linee di permacultura sintropica. 
    2. Cosa non stiamo facendo? Questa domanda sottolinea gli elementi chiave che prevengono di muoverci verso una progettazione di successo delle linee di permacltura sintropica.
    3. Cosa produrremo? Questa domanda ci aiuta ad identificare i risultati che vogliamo raggiungere con le linee di permacultura sintropica. 

Dichiarazione d’intenti

Cosa vogliamo realmente (intento)?

  • Sostituire l’uso di prodotti chimici intensivi e le risorse esterne dell’agricoltura convenzionale (del momento) con un sistema agricolo alternativo e rigenerativo.
  • Usando insetti che si trovano in natura e piante per controllare parassiti e malattie
  • Dimostrare che le linee di permacultura sintropica sono realizzabili su qualunque scala 
  • Produrre prodotti biologici di alta qualita’che competono con i prodotti del mercato convenzionale 
  • Proprieta’ nutrizionali ed organolettiche piu’ elevate comparate all’agricoltura convenzionale e biologica misurati in gradi brix con impatto minimo sugli ecosistemi naturali
  • Progettare un’ecosistema polifunzionale che soddisfa tutti i bisogni umani.
  • Riconoscimento che questo tipo di produzione e’ l’unica soluzione possibile per produrre cibo che affronta la corrente crisi climatica, ambientale ed economica.
  • Creazione di un sistema di produzione che decentralizza la produzione di cibo in una possibile crisi petrolifera futura dove il trasporto e la produzione di fertilizzanti minerali e chimici vari diventera’ impossibile.

Qualita’ della vita?

  • Mangiare cibo sano
  • Ridurre i costi dell’alimentazione familiare
  • Creare un collegamento piu’ forte e sviluppare una comprensione piu’ approfondita dei cicli vitali naturali 
  • Riconnessione alla natura (un valore perso) 
  • Restaurare l’antica conoscenza agricola in modo contemporaneo
  • Rinselvatichimento delle varieta’ delle specie da produzione e rigenerazione del suolo come rigenerazione spirituale/scopo di vita

L’obiettivo olistico delle linee della permacultura sintropica basate su queste due domande puo’ essere definito come segue: 

(i)Sostituire i sistemi agricoli attuali basati su chimici intensivi ed input esterni con un’agricoltura basata sui processi naturali. I risultati economici saranno: Prodotti di alta qualita’ e biologici con valori nutritivi elevati (ii) rigenerazione dei servizi ecosistemici; (iii) un pardigma evoluzionario di produzione mainstream che aiuti a decentralizzare la produzione di cibo per minimizzare l’impatto della crisi economica-ambientale. La nostra societa’ ne’ beneficera’ da: (i) diventare piu’ resiliente a livello climatico mentre allo stesso tempo si ridurranno i costi dell’alimentazione delle famiglie; (ii) connettere noi stessi ad una comprensione piu’ profonda dei cicli naturali. L’ambiente beneficera’ da: (i) restaurazione dell’antica conoscenza agricola; (ii) Rinselvatichimento delle varieta’ delle specie da produzione e rigenerazione del suolo.

La rete delle connessioni tra i propositi e la qualita’ della vita ci illustra le priorita’. 

Numero di connessioni tra la qualita’ della vita ed i propositi:

  • Creare forti connessioni e sviluppare una comprensione piu’ approfondita dei cicli naturaliand develop – 7 connessioni 
  • Cibo sano – 6 connessioni
  • Riduzione dei costi dell’alimentazione delle famiglie – 6 connessioni
  • Riconnettersi alla natura (un valore perso) – 3 connessioni 
  • Restaurare l’antica conoscenza agricola in modo contemporaneo – 3 connessioni 
  • Rinselvatichimento delle varieta’ delle specie da produzione e rigenerazione del suolo come rigenerazione spirituale/scopo di vita – 3 connessioni

DETERMINAZIONE DELLA FORMA DI PRODUZIONE

Cosa non abbiamo ora (mezzi di produzione)?

  • Stratificazione delle piante e successione
  • Relazioni sinergiche tra le piante e uso di quelle di “servizio” (piante per la potatura da pacciamatura)
  • Gestione dell’acqua specifica
  • Controllo antiparassitario specifico usando elementi naturali (piante ed insetti)
  • Progettazione olistica delle linee della permacultura sintropica
  • Determinazione della massima densita’ di biomassa sulle linee
  • Marketing e struttura di mercato innovativa della produzione della permacultura sintropica 
  • Quantificazione dei servizi agli ecosistemi come valore aggiunto per le future generazioni
  • Semplice meccanizzazione del sistema
  • Standardizzazione base delle linee basata sulla produzione che abilita un’adattamento al contesto locale
  • Quantificazione economica ed analisi costi-benefici comparata al convenzionale e altri sistemi di produzione biologica

La rete delle connessioni tra la qualita’ della vita ed i mezzi di produzione ci dicono quali sono le priorita’. 

Numero di connessioni tra la qualita’ della vita ed i mezzi di produzione:

  • Controllo anti-parassitario usando processi naturali (piante ed insetti) – 5 connessioni
  • Relazioni sinergiche fra le piante e uso di quelle di “servizio” (piante per la potatura da pacciamatura)– 4 connessioni 
  • Determinazione della densita’ massima di biomassa sulle linee – 4 connessioni
  • Stratificazione e successione delle piante – 3 connessioni
  • Quantificazione economica ed analisi costo beneficio comparato al convenzionale ed altri sistemi di produzione biologica – 3 connessioni 
  • Gestione specifica dell’acqua– 2 connessioni 
  • Meccanizzazione semplice – 2 connessioni 
  • Standardizzazione base della progettazione delle linee basata sulla produzione che abilita un’adattamento al contesto locale– 2 connessioni 

Cosa non stiamo facendo (cose che ci aiutano a raggiungere i nostri obiettivi piu’ facilmente)?

  • Progetti pilota europei collaborativi ad alto profilo su catene di produzione ad alto valore, impiego di professionisti ad alto livello nel processo di progettazione, come prova del concetto per gli investitori, imprenditori agricoli e tutte le persone chiave nella catena di produzione ad alto livello. 
  • Sistematizzazione della conoscenza e dei progetti di successo per avere la capacita’ di costruire moduli per professionisti del campo
  • Promozione della permacultura sintropica come alternativa reale e concreta al sistema di produzione convenzionale

Che cosa produrremo (prodotti del sistema)?

  • 80% della produzione piante perenni e 20% annuali 
  • Possibile allevamento di animali in modo razionale 
  • Servizi ecosistemici da essere venduti come crediti sul mercato 
  • Suolo
  • Cibo biologico
  • Piante medicinali
  • Materiale organico come fertilizzante naturale
  • Foraggio
  • Materiale da costruzione
  • Aumento della fauna selvatica
  • Aumento della produzione di almeno il 100% 
  • Uso di aree marginali/utilizzo di aree di confine
  • Barriere anti-neve (in climi freddi) e barriere naturali in generale(fuoco, vento, ecc.)
  1. Analisi

In questa seconda parte, analizziamo i risultati dell’obiettivo olistico e la rete delle connessioni abbiamo bisogno di capire come raggiungere praticamente i nostri obiettivi. L’analisi e’ basata sulle definizioni di FUNZIONI, SISTEMI ed ELEMENTI dove:

  • “Funzioni” sono le funzioni delle linee della permacultura sintropica
  • “Sistemi” sono i sistemi che vanno a compiere queste funzioni 
  • “Elementi” sono i componenti del sistema 

La rete delle connessioni e’ il risultato delle connessioni fra i sistemi ed alcuni degli elementi che abbiamo identificato.

FUNZIONI – SISTEMI – ELEMENTI

Le funzioni delle linee sono determinate sommando i prodotti del sistema (che produrra’ in futuro). Questi sono riassunti come segue:

  • Produzione di cibo biologico
  • Produzione dei fertilizzanti naturali sul posto
  • Controllo dei parassiti e malattie
  • Gestione dell’acqua
  • Produzione di suoli salutari che sequestrano un’alto livello di carbonio
  • Riduzione delle ore lavoro
  • Guadagni garantiti e flusso di cassa garantito nel tempo


                        Sistemi per la realizzazione delle funzioni delle linee 

Funzioni

 Produzione di cibo biologico 




































 Produzione del proprio fertilizzante naturale 
























 Gestione parassiti e malattie











 
Aumento della ritenzione dell’acqua 










 Riduzione del lavoro 












Ritorni garantiti e flussi di cassa sostenibili nel tempo 

Sistemi

 Food forest/giardino foresta integrato 






 Vigna di permacultura integrata 







 Pascolo olistico integrato








 Sistemi di trattori dei polli integrati


 Sistema Bonfils integrato per i cereali 

 Pasture cropping integrato 

 
Sistema senza arare integrato 



 Pacciamatura 




 Sistema ceduo/ potatura strategica


 Semina 




Impianto di piante ad uso diretto e piante sinergiche

Compostaggio sul posto 

 The’ di compost 



Integrazione con altre produzioni(acquacultura, acquaponica, ecc.) 

 Gestione antiparassitaria integrata 




Prodotti con elevati gradi brix e Calcio attraverso la somministrazione di aminoacidi con irrigazione o irrorazione spray 

 Aumento della biodiversita’ 

 
Gestione dell’acqua 




Movimento terra 


Aumento della porosita’ del suolo 

 
Meccanizzazione (animale) 


 Auto-fertilita’


Potatura naturale essenziale 



Uso di animali dei livelli di piante (dove possibile) 

Simulazione di diverse strutture di linee di flusso di cassa per massimizzare i ritorni – analisi di profittabilita’ contro obiettivo olistic contro progettazione delle linee 

Ottimizzazione delle attivita’ gestionali 


 Monitoraggio del sistema 




Progettazione basata su disponibilita’ di nicchie di mercato (varieta’ ad alto valore aggiunto) 

Elementi

 Sette livelli; pacciamatura; microrganismi; sinergia e piante multifunzionali; utilizzo dei motivi naturali (natural patterns); controllo delle erbe spontanee; api; impianto istantaneo di tutta la successione di piante ,forma delle linee. 

5 livelli (piccoli frutti, rampicanti, piccoli cespugli, piante erbacee, piante per la copertura del suolo (striscianti); api; gestione dell’acqua; movimenti terra; sistema senza scavare; pacciamatura; microrganismi; piante multifunzionali e sinergiche

Pascolo integrato con la food forest/ pascolo olistico, ecc..; integrazione con cespugli ed alberi da foraggio;  pascolo successionale; recinzioni elettriche; punti di approvviggionamento dell’acqua per gli animali; integrazione con i biostimolanti 

Trattori dei polli in legno; abbeveratoi; integrazione con pascolo olistico;  

 Cereali; copertura a terra;seminatrice; 

Cereali; pascolo perenne integrato con i cereali; seminatrice normale; 

 Cumuli di terra; meccanizzazione; macchina per i cumuli di terra; pacciamatura; semi; ortaggi sinergici 

 Alberi da pacciamatura taglio e lascio a terra; piante da copertura/sovescisenza interro; potatura; cartoni, giornali quotidiani 

 Alberi; cespugli; attrezzatura da taglio; lavoro 

Semi; piantine; letti rialzati; fresa; teloni per pacciamatura (usati solo per eliminare piante spontanee ed evitare l’aratura) 

 Semi; piantine;alberelli (1+1; 2+1) 


 Pacciamatura; microrganismi 

Compost; cibo per microrganismi ; acqua; contenitori; spruzzatori; compressore 

Dipende dal sistema,soluzioni caso per caso 


Piante aromatiche, piante repellenti,piante indicatrici di malattie, piante sacrificali,piante medicinali selvatiche,aumento di biodiversita’. 

PFM – Precision Fertilization Management (Fertilizzazione di precisione) 


Realizzazione di Zone 5 della permacultura 

 Controllo dell’umidita’ del suolo; pacciamatura; curve di livello, alta densita’ di piantagione, parallel contour cultivation pattern 

Swales, Terrazze, canali di raccolta e distribuzione dell’acqua 

Microbi, incorporazione del materiale organico e pacciamatura 

Accessi per la meccanizzazione e per gli umani,evitare disturbo del suolo. 

Pacciamatura naturale e restaurazione dei cicli biologici 

Natural target pruning; forma naturale degli alberi; uso solo in alcuni casi particolari di alberi nanizzati 

Chicken tractor; pascolo olistico 


Simulazione, convalida e test di mercato 




Piano di manutenzione e controllo finanziario 

Perfezionamento continuo della progettazione e cambiamento della progettazione delle linee se necessario (adattamento) 

Ricerca di mercato;simulazione dei flussi di cassa; convalida di alternative; business plan 

Applicazione dei principi di permacultura di Bill Mollison per verificare che questo progetto applichi realmente la permacultura con il raggiungimento della realizzazione delle tre etiche (Cura della terra,cura della persona,condivisione del surplus) nelle linee della permacultura sintropica.


I principi di Mollison sono usati per verificare la consistenza delle relazioni nel Funzioni-Sistemi-Elementi, dove ogni elemento dovrebbe soddisfare almeno tre principi per essere scelto per l’utilizzo nel sistema.

  • Minimo sforzo per massimo effetto
    • Uso di animali per mantenimento livelli di piante: uso di polli, anatre e faraone per areare e disturbare (concetto di disturbance) il livello superficiale del suolo, mangiare parassiti (le faraone sono ghiotte di cavallette per esempio) e fertilizzare con le loro feci; prodotti di nicchia come uova biologiche; valore educativo.
    • Uso della meccanizzazione a tiro animale per minimizzare il consumo di energie fossili e introdurre benefici aggiunti.
    • Potatura strategica
    • Compostare sul posto
    • Uso di alberi nanizzati che risparmiano energia per potatura e raccolta
    • Gestione dell’acqua che funziona come sistema automatico (infiltrazione dell’acqua nel suolo,assorbimento della pacciamatura ecc.) 
  • Scala appropriata: minimo modulo/grandezza delle linee 
    • Deve minimizzare l’apporto energetico (meccanizzazione animale: potatura animale; compostaggio sul posto; coltivazione della pacciamatura integrata)
    • Deve massimizzare i benefici della gestione dell’acqua
    • Minimo numero di piante per testare il sitema agricolo usando il progetto della vigna in permacultura come convalida tecnica (approx. 100 viti) combinata con scala minima e densita’ di alberi per soddisfare le aspettative dei clienti e degli investitori 
  • Ogni funzione e’ espletata da piu’ elementi (misura della resilienza) 
    • Gestione dell’acqua: swale, pacciamatura, copertura continua del suolo, piantumazione intensiva
    • Sistema di produzione integrata: multifunzionale
    • Gestione antiparassitaria integrata: Multifunzionale sul suolo con benefici dalle piante e dall’acqua
  • Lavorare con la natura e non contro 
    • Ogni elemento tecnico deve rispettare i processi naturali (i-e- alveari a barre superiori). La maggiorparte di questi rispettano questo principio eccetto di quelli che usano la meccanizzazione non animale che bisogna analizzare caso per caso.
  • Massimizzare il margine 
    • I nostri margini sono linee di permacultura sintropica ad alta densita’ definite come siepi ad alta biodiversita’ gestite attraverso i processi naturali. Sono composte da tutti gli elementi della food forest/giardino foresta piu’ elementi della gestione sostenibile dell’acqua 
    • Uso di risorse biologiche e rinnovabili 
    • Uso di tutti i processi naturali descritti sopra (i.e. gestione integrata antiparassitaria, gestione dell’acqua, compostaggio sul posto, ecc.) 
  • Microclimi
    • Creiamo microclimi locali attraverso la gestione dell’acqua integrata (swales, ecc.), alberi alti ed emergenti, sette livelli di piante appropriati alle condizioni locali.
  • Ogni cosa crea un giardino 
    • Associazioni sinergiche nei differenti livelli di piante.
  •  Tecnologia appropriata 
    • Uso della meccanizzazione a tiro animale
    • Analisi delle opzioni basate sui benefici energetici e dei costi considerando anche gli elementi critici nel caso della meccanizzazione su grande scala.
  • Il problema e’ la soluzione 
    • Tutti i principi che abbiamo usato nella selezione degli elementi sono basati sull’obiettivo olistico e sulla progettazione delle linee della permacultura sintropica 
  • Diversita’ e relazioni benefiche
    •  Gestione integrata antiparassitaria e relazioni sinergiche tra le piante e le azioni umane
  • Il raccolto e’ in teoria illimitato 
    • Uso della progettazione della permacultura sintropica
  • Ogni elemento ha piu’ funzioni 
    • Scegliamo elementi che hanno almeno tre funzioni 
  • Uso di motivi naturali (Natural Patterns)
    • Usiamo i motivi naturali nella gestione dell’acqua 
    • Rispettiamo la sequenza della successione naturale (natural regeneration principles)
    • Relazioni sinergiche tra le piante
  • Cooperazione e non competizione
    • Cooperazione tra tutti i differenti elementi con l’intervento umano per rafforzarli
    • Ridistribuzione del surplus
  • Ciclo dell’energia 
    • Gestione dell’acqua, pacciamatura, compostaggio sul posto , sistema di chicken tractor integrato, gestione del ceduo/potatura strategica, uso degli animali per la gestione dei livelli, compost the’ e derivati, pascolo olistico integrato.
    • Sistemi di perenni e senza aratura, la vigna di permacultura integrata,food forest/giardino foresta strategica ed integrata, pacciamatura, sistema senza aratura integrato, compostaggio sul posto, sistema Bonfils integrato, sistema di chicken tractor integrato,gestione antiparassitaria integrata. 
  • Posizione relative

                  Swales, piante su curve di livello, parallel contour cultivation

Design delle linee della permacultura sintropica per climi temperati e mediterranei 

L’agricoltura sintropica e la differenza con la food forest/giardino foresta

Questa introduzione e’ lontana dall’essere una descrizione accurata dell’agricoltura sintropica. I lettori interessati dovrebbero considerare la lettura di pubblicazioni piu’ dettagliate su questo sistema come i (pochi) scritti di Ernst Götsch (il fondatore dell’agricoltura sintropica) e quelli di ricercatori e praticanti universalmente riconosciuti che hanno messo in pratica con successo questo sistema. Questa analisi da’ un’introduzione di base della differenza con la food forest/giardino foresta.

E’ importante fare delle considerazioni tecniche sui differenti livelli delle differenti linee (linea forestale,linea dei fruttiferi ecc.). L’agricoltura sintropica inizia sempre dalla realizzazione di una placenta,noi dovremo realizzare una placenta lungo ogni linea del sistema. Considerando un livello di piante emergente e di stratificazione in ogni linea. Per esempio,possiamo usare la successione degli ortaggi tra le linee che hanno un ciclo di un’anno e quindi possiamo usare il mais o il pomodoro indeterminato come “livello emergente”. Possiamo fare lo stesso con la linea della frutta dove gli alberi da frutta sono i “livelli emergenti”.

L’agricoltura sintropica come la permacultura inizia sempre la progettazione partendo dalle condizioni climatiche locali e dal responso delle piante autocnone presenti sul territorio. Quindi,e’ sempre necessario fare delle prove sperimentali prima di partire con il sistema su grande scala che applica i concetti dell’agricoltura sintropica. La sperimentazione passa attraverso alcune fasi che differiscono sostenzialmente da una food forest/giardino foresta tradizionale, come la realizzazione di placente e del sistema gestionale.

Le foto sotto sono state fatte dall’Istituto Italiano di Permacultura che ha aiutato a realizzare queste placente come esperimento per poi poter applicare i concetti a livello di linea.  Placenta sotto una vite che ha avuto problemi di crescita rallentata nei precedenti due anni. Foto scattata il 31 Marzo 2019 presso “Il bosco di Gea” in Veneto,quindi riferiremo a questa placenta visto che e’ stata la prima fatta in Italia come “Placenta Veneta”. 


Sopra: La stessa placenta di sopra dopo un mese. In questa placenta abbiamo piantato livelli di piante aromatiche,qualche ortaggio,fiori come: calendula,tagete ed abbiamo seminato un misto fiori per api. In totale un 25 piante in 80 cm quadrati.

Sotto: La stessa placenta sopra dopo due mesi

Placenta. Le specie sono scelte come se formassero i geni di un nuovo organismo. Possiamo considerare una proporzione di circa 1:100, che vuol dire che 100 semi sono seminati per ogni albero che rimane a lungo termine nel sistema. La quantita’ e’ alta in ordine di facilitare i processi naturali fra di loro che selezionano le piante piu’ appropriate al clima locale, formando un’embrione di una nuova foresta. Questo processo di collaborazione ( non vista più come competizione nella sintropia) ha effetti positivi sulle piante come quello di aiutarsi una con l’altra per far emergere la più adequada per quelle condizioni locali, forzare in profondita’ le radici delle piante che possono andare in profondita’ come vari tipi di piante perenni in modo che le piante annuali o quelle con radici che non possono andare in profondita’ hanno tutto lo spazio superficiale del suolo per prosperare; Le relazioni inter ed intra specie sono basate sull’amore incondizionato e cooperazione. Tutti questi semi sono seminati insieme per formare una placenta. I semi sono selezionati in relazione al grado di degrado del suolo e seminati come creatori di placente. In climi temperati freddi e mediterranei possiamo fare un misto di semi e piantine per velocizzare la formazione dell’organismo nuovo. Quindi un’analisi di base della vita nel suolo e della qualita’ e’ necessaria per determinare la qualita’ ed il tipo di placenta da fare. Questo termine e’ usato perche’ tutte queste piante creano la prima protezione per tutte le altre. I fagioli per esempio che sono azoto fissatori normalmente formanola prima parte della placenta. La costituzione del concetto di placenta e’ una delle innovazioni base dell’agricoltura sintropica. La placenta da orto e’ creata areando una linea o un cerchio (placenta a nido) di 60 cm di profondita’ o meno,se non e’ possibile arrivare a codesta profondita’ per varie ragioni, si puo’ usare letame maturo (almeno un’anno) o compost (1 kg/per metro lineare) distribuendolo sul suolo coprendolo con una spessa pacciamatura (per esempio cippato da 5cm di grandezza) dopodiche’ si puo’ seminare e piantare. Sulla linea sintropica avremo invece strisce di 60 cm seminate nello stesso modo. L’occupazione del piu’ possibile ammonto di spazio con la copertura vegetale da noi desiderata e’ il principio base per massimizzare l’attivita’ fotosintetica e microbiologica che va a far scattare la successione naturale per arrivare ai livelli forestali. Piantare diversi tipi di piante e specie tutte insieme sulla stessa area in modo molto denso con una distanza di 10-15 cm (in relazione al tipo di piante) e’ obbligatorio se si vuole imitare la successione naturale (quindi la natura). Questo miscuglio migliora la biologia del suolo e da’ segnali molto chiari per la crescita delle piante anche quelle intorno alla placenta, velocizzando la loro crescita e non solo. Densita’ delle piante: circa 18-25 piantine piu’ semi, almeno 10 varieta’ o di piu’, in un raggio di 80 cm. In relazione alle condizioni locali, e’ molto importante includere sempre quello che il suolo ha bisogno per recuperare le sue funzioni vitali. Comunque, ie’ sempre raccomandabile includere alcune piante leguminose e qualche tubero per areare (ammorbidire) il suolo. 

Sopra: Una placenta piantata gia’ con piante grandi e semi che chiamiamo forest bomb

  • Includendo ortaggi, tuberi e/o piante erbacee specifiche in mezzo alle linee occuperanno lo spazio e promuoveranno ancora piu’ attivita’ microbiologica poi potranno essere usate anche come biomassa da fertilizzazione e da pacciamatura per le linee produttive a lungo termine.
  • Usare una pacciamatura spessa (i.e. con cippato da 5 cm) per prevenire l’evaporazione, aumentare il carbonio nel suolo, aumentare l’assorbimento dell’acqua e la microbiologia del suolo. La pacciamatura non dovrebbe venire da fuori il sistema ma dal sistema stesso attraverso la potatura selettiva di piante di servizio (ad uso indiretto) e dal taglio delle erbe spontanee o seminate per questo scopo in mezzo alle linee (per esempio sugli accessi).
  • Diminuire l’uso dell’acqua con l’accellerazione della crescita delle piante. La potatura non ha regole fisse perche’ dipende dalle piante usate nella progettazione e come cresce il sistema. Infatti,deve rispettare le condizioni locali di potatura. Comunque, e’ sempre importante potare secondo le stagioni,la crescita delle piante e secondo lo sviluppo del sistema. 
  • Gestione sintropica del sistema Uno dei principi chiave dell’agricoltura sintropica e’ quello di aiutare il sistema ad andare attraverso le varie fasi della successione forestale naturale piu’ velocemente e fare distinzioni fra le piante che fanno parte della fase della lignina e le piante che sono ricche in lignina che prevalgono in suoli degradati per resistere di piu’ alle condizioni ostili che vanno verso una fase di accumulo e poi verso una fase di abbondanza dove la natura fiorisce e tutti i cicli naturali sono restaurati ed integrati con la flora e fauna locale. L’azione chiave nella gestione del sistema e’ la potatura selettiva. La potatura all’inizio del sistema (i.e. primi 5 anni attraverso la fase di accumulo) e’ importante come effetto di “disturbance”(disturbo leggero che funge da stimolazione) visto che la stimolazione del sistema velocizza il processo di crescita e porta le piante a crescere piu’ verticalmente. La potatura del sistema viene fatta annualmente per quella strutturale e poi ripetuta 1 o 2 volte di forma più minimalista per includere il disturbo nella fase di crescita della pianta. Durante il periodo del climax che e’ la fase dopo almeno 30 anni di abbondanza, la potatura puo’ essere fatta anche in modo piu’ radicale per riportare il sistema ad una fase piu’ giovanile e quindi piu’ produttiva, quindi si potranno tagliare gli alberi piu’ grandi che deprivano i livelli sottostanti di luce necessaria per la crescita, con l’obiettivo di capire le percentuali di occupazione delle piante allo stadio di abbondanza quindi di massima produttivita’ come spesso indicato da Ernst Götsch: 
    • 20% di occupazione dello spazio dal livello emergente
    • 40% di occupazione dal livello alto
    • 60% di occupazione dal livello medio
    • 80% di occupazione dal livello basso

Nella fase seguente, la potatura e’ quindi usata per lasciare entrare la luce solare nel sistema, fertilizzare il sistema con il materiale organico proveniente dalle potature e portare gli alberi al loro livello di stratificazione. Se alcune piante hanno bisogno di essere innestate, e’ meglio farlo nei primi 3 anni o appena si verifica il bisogno. Quando il sistema arriva al climax, il livello emergente e’ gestito in modo strategico attraverso la potatura per produrre per diversi anni. Comunque, gli alberi potranno essere tagliati sotto il livello emergente per fare spazio ad una nova successione per esempio quando gli alberi da frutta entrano in una fase di rallentamento della produzione dopo 15 to 20 anni. In questo caso, il taglio e’ effettuato per ripiantare sotto il livello emergente e alto per aumentare la produttivita’ dei livelli bassi. Un’esempio in Brasile e’ la produzione della noce Parà che continua a produrre a livelli eccellenti per molti anni. In Europa, queste possono essere le castagne. Sotto il livello emergente quindi, i differenti livelli possono essere ripiantati per aumentare la produttivita’ senza perdere la produzione, in ultimo possiamo beneficiare della legna dei noci o in Europa dei castagni durante la fase di decadenza della produzione dopo molti anni, alla fine tutto il sistema puo’ essere tagliato per riniziare il sistema ma con il beneficio di rincominciare con un buon suolo. In queste condizioni dove e’ richiesta una riforestazione o la riforestazione e’ l’obiettivo finale la vegetazione viene lasciata libera di fare il suo corso una volta che e’ entrata nella fase dell’abbondanza. 

Le linee della permacultura sintropica

Prima: Deforestazione in Toscana ( Chianni-Pisa) per problemi fitosanitari. (Foto sopra)

Dopo: Riforestazione in Toscana (Chianni-Pisa) usando le linee della permacultura sintropica. (Foto sopra)

 La progettazione delle linee della permacultura sintropica per climi temperati freddi e mediterranei si avvantaggia dell’analisi fatta precedentemente e qui’ e’ definita preliminarmente come opzione possibile. E’ importante dire che non bisogna intendere questa descrizione come una regola fissa ma piu’ come un sistema “open source”, quindi tutti gli elementi possono essere ricombinati flessibilmente in modi differenti ed essere adattati al contesto locale. Infatti,possiamo intendere questo progetto (design) come una base di progettazione che andra’ ad essere attualizzata attraverso la riprogettazione che terra’ in considerazione l’osservazione del territorio localmente dove dovra’ essere realizzata. 

  1. Creazione di un sistema di 7 linee che si ripetono nello spazio: 
    1. Linea di protezione anti-incendio e accumulo biofisico dell’acqua. Impianto molto denso di varieta’ di piante ad alto contenuto di acqua che serviranno anche come protezione del sistema da incendi e periodi di siccita’ (i.e. agave e fichi d’india).
    2. Linea emergente forestale. Livello piu’ alto con specie forestali da legno stratificate con specie di alberi da potatura per raccogliere materiale organico.
    3. Linea della frutta secca. Livello alto con alberi di servizio da potatura.
    4. Linea della frutta. Livello alto e medio con piante aromatiche e fiori. 
    5. Linea delle aromatiche e rampicanti (I.E. Vigna,kiwi). Linea che serve anche da controllo antiparassitario integrato grazie alle proprieta’ delle piante aromatiche di attirare insetti predatori ed impollinatori.
    6. Linea degli ortaggi
    7. Linea dei piccoli frutti (i.e. fragole,lamponi,mirtilli, ecc.) 
  2. Tutte queste linee possono essere usate cosi’ oppure possono essere selezionate strategicamentein relazione agli obiettivi del sistema. E’ importante capire che le linee sono state progettate per includere il massimo di biodiversita’ per comporre un sistema policulturale.
  3. Le 7 linee hanno un’orientamento prevalentemente est-ovest (dove possibile) per beneficiare al massimo dell’esposizione solare e per evitare che le piante piu’ alte facciano ombra su quelle piu’ basse. Tutte le linee sono progettate per essere posizionate sulle curve di livello per catturare il piu’ possibile l’acqua piovana. 
  4. La densita’ di piante sulle linee arboree e’ molto alta, fino ad arrivare nei casi piu’ densi a 10 – 30 cm di distanza all’inizio del sistema, iniziando con un misto di semi e piantine che saranno potati ed eliminati dal sistema al momento opportuno ed in relazione al loro sviluppo. 
  5. La foresta, la frutta secca e le linee da frutto avranno una successione di alberi di servizio da potatura come la robinia,gli ontani,i salici,il frassino,la betulla,l’eucalyptus gunnii e il faggio. Questi alberi saranno potati per ottenere un livello di pacciamatura come richiesto dalla produzione delle piante da raccolta. Gli alberi da produzione saranno potati normalmente per produrre e far entrare la luce a sufficienza per i livelli sottostanti.
  6. Le placente nelle varie linee inizieranno dalla linea anti-incendio,la linea della frutta secca e quella della frutta che saranno realizzate con ortaggi,piante aromatiche e fiori misti. 
  7. La linea delle piante aromatiche ha la funzione principalmente di attrarre insetti benefici per il sistema come gli insetti impollinatori,predatori, nettarivori ecc., inoltre hanno azione repellente per molti parassiti per il loro forte odore. Resistono molto bene ai cambiamenti improvvisi di clima,trasformano il suolo batterico in fungino perche’ sono per la maggiorparte piante pioniere,sopportano una potatura pesante,sono medicinali per i loro olii esenziali.,fanno da barriera biologica per l’acqua piovana.
  8. In mezzo alle linee ed agli accessi saranno seminati semi misti di sovesci e fiori misto api per rafforzare il sistema delle placente ed aumentare la biodiversita’ come la biomassa. Dove un’accesso costante non e’ necessario, o limitato solo poche volte all’anno, si potranno seminare vari tipi di cereali che potranno essere aggiunti al guadagno annuale i residui organici di queste coltivazioni di cereali saranno usati come pacciamatura per il ciclo dei nutrienti e l’apporto di carbonio per la formazione dell’humus. In mezzo alle linee dove l’accesso e’ piu’ frequente la copertura del suolo con specie leguminose e resistenti al calpestio sara’ preferibile. Queste saranno tagliate periodicamente ed i residui posizionati sulle linee di coltivazione per aumentare il materiale organico per la pacciamatura.
  9. Le swales (canali in piano) saranno costruiti strategicamente per garantire una maggiore infiltrazione nel suolo dell’acqua e controllare l’erosione del suolo in terreni scoscesi.
  10. In mezzo alle linee alcuni accessi dovranno essere creati per connettere le varie linee senza dover sempre andare all’inizio o alla fine di ogni linea.


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Video sopra: Sistema di permacultura sintropica in Sicilia nel podere “Contea Mezzaluna” di Lorenzo Bentivoglio e Claudia Cantarella 

Foto sopra: Linea di permacultura sintropica a Cairo Montenotte (SV)

Foto sopra: Linea di permacultura sintropica a Finale Ligure (SV),piantagione del livello delle aromatiche ad alta densità.

Foto sopra: Linea degli agrumi a Finale ligure (SV)
Foto sotto: Linea di peschi a Cairo Montenotte (SV) con patate,olivello spinoso e aromatiche

Un ringraziamento particolare a:

Felipe Pasini autore del documentario “Life in Syntropy”

Ryan Botha and Karen De Vries del progetto “La Loma Viva” in Spagna

Geoff Lawton che ci supporta sempre

Lorenzo Bentivoglio and Claudia Cantarella della “Contea Mezzaluna” a Carlentini (SR)

Giuseppe and Angelo Branca di permarancia.com in Sicilia

Stefano Gonnelli from Chianni in Tuscany-Italy

Roberta Villa del progetto “Il Bosco di Gea” in Veneto

www.permaculturaitalia.net

www.adaptagroup.com